Un gemellaggio virtuale con una scuola cambogiana

Come tradizione, anche quest’anno l’Istituto Comprensivo ha celebrato la Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. L’attività scelta quest’anno è affascinante, ma anche complessa: un gemellaggio.

Padre Alberto Caccaro, missionario sommese in Cambogia, ha trascorso alcuni mesi a Somma Lombardo e si è reso disponibile a incontrare “le scuole” di Somma Lombardo per raccontare la sua esperienza in Cambogia e la vita dei ragazzini cambogiani, dentro e fuori la scuola.

Un gemellaggio virtuale con una scuola cambogiana

Le classi quinte dei plessi della Primaria e tutte le classi della secondaria hanno ascoltato piene di interesse le storie raccontate: storie dense di significato, dalla guerra che ha scosso la Cambogia, al ruolo simbolico delle carte geografiche militari, nate per bombardare, poi usate per esplorare e aiutare, dal valore dell’amicizia, al ruolo educativo della scuola…

Da questi incontri, il compito per i ragazzi sommesi: scrivere delle lettere ai compagni cambogiani (in inglese!), presentare luoghi della città di Somma Lombardo e mettersi in contatto con la Cambogia sfruttando internet. Subito all’opera, i primi risultati e l’inizio effettivo del gemellaggio è stato celebrato il 20 novembre, quando una delegazione dei vari plessi dell’Istituto ha videochiamato la Cambogia e, grazie alla mediazione di Padre Alberto, ha potuto vedere la scuola e una tipica lezione di geografia: è stato un momento di incontro tra culture, in cui i ragazzi sommesi si sono confrontati con i compagni cambogiani, sia per quanto concerne il semplice andare a scuola, ma anche per quanto riguarda i diritti e i doveri che la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza mette in evidenza.

Le Scuole dell’Infanzia, grazie alla collaborazione con le volontarie del PIME, hanno esplorato la vita dei coetanei cambogiani con video e attività a tema.

La riflessione e il gemellaggio proseguiranno durante il corso di tutto l’anno scolastico: scoprire ed entrare in contatto con una realtà lontana quasi tredici ore di volo, ma vicina grazie al concittadino sommese, è sicuramente un’opportunità di crescita e di riflessione per tutti i ragazzi.