Al via la guerra in Ucraina e dopo...

Oggi, 27/02/2022, stiamo assistendo ad una guerra molto pericolosa, non solo per l’Ucraina e l’Europa, ma per il mondo intero. Nessuno la voleva, tranne colui che l’ha pianificata e avviata, proprio nel momento storico in cui il pianeta vuole sconfiggere il COVID, la fame nel mondo e i cambiamenti climatici. Assistiamo, grazie ai reporter dei TG a scene che fanno accapponare la pelle, eppure chi questa guerra l’ha provocata e voluta, oggi, alla televisione russa, ringraziava i propri soldati per lo “zelo” che stanno profondendo nel distruggere un libero stato che vuole governarsi secondo ideali e leggi proprie. Spero tanto che gli appelli di Papa Francesco facciano ridimensionare le ambizioni degli aggressori e riportino la serenità nella vita de­gli Ucraini e dell’Europa. Questa terribile situazione mi obbliga a considerare alcuni aspetti di questa guerra che, ci tocca sì marginalmente, ma non ne conosciamo la durata, né i danni che produrrà sulla nostra vita quotidiana, condizionata purtroppo dal mondo globalizzato che influenza tutti gli stati moderni. L’Italia, si sa da sempre, è uno stato povero di materie prime e dipende da quelle nazioni che con i loro “rubinetti” forniscono a noi l’energia necessaria per lo sviluppo e la “sopravvivenza” !!!! L’Italia non ha petrolio. L’Italia non ha metano (per la verità una buona quantità ce n’è nell’Adriatico, ma la produzione è stata bloccata dalla politica). L’Italia ha tantissimo “SOLE”, ma la sua energia non è stata ancora totalmente sfruttata. L’Italia ha tanto vento ma l’eolico non piace agli ambientalisti perché deturpa l’ambiente. L’Italia ha bloccato la possibilità del NU­CLEARE (Montalto di Castro ne è la prova storica). A tal proposito e per completezza d’informazione, voglio che gli italiani che non ne sono ancora a conoscenza sappiano che ai nostri confini Francia e Svizzera hanno da sempre avuto centrali nucleari che se esplodessero non ci farebbero certo solo il solletico. L’Italia ha molti fiumi e molto mal manutenuti. L’energia idroelettrica prodotta grazie a loro è assolutamente insufficiente ai crescenti bisogni dell’odierna realtà civile e in­dustriale. E noi che facciamo??!!?? La importiamo, anche dalla Svizzera, che la produce col nucleare. Oggi accade che oltre il 40% del metano lo compriamo da PU­TIN che, in funzione di come si sviluppano gli eventi bellici, potrebbe chiudere i “rubinetti” dei gasdotti, con tutte le con­seguenze che è facile immaginare. Certo che in Italia concre­tizzare una sana e quanto più possibile “autarchia” energetica (non quella mussoliniana) equilibrata e rispettosa dell’am­biente, farebbe vivere tutti più serenamente. Aggiungiamo per concludere: la storia insegna che le guerre di espansione hanno avuto prioritariamente lo scopo di ap­propriarsi delle ricchezze delle terre e dei popoli sottomessi. E l’Ucraina abbonda di materie prime e di ricchezze naturali. Purtroppo stiamo assistendo ad un esagerato ed ingiustificato aumento dei costi dei beni essenziali (benzina, metano, acqua, pasta ecc. ecc.). Ma dove sono finite le promesse di colui che, da ministro, avrebbe eliminato le accise dal costo dei carbu­ranti?? Oggi quel personaggio l’ho visto farsi il segno della cro­ce e tentare una preghiera!!!!!

Gerardo Locurcio