È difficile non ridere con Naide, una vecchietta di 92 anni, tutta pepe: battuta sempre pronta, sorriso beffardo e quella voglia, ancora scalpitante, di “spaccare” il mondo. Lei viene da Mezzana e guai a contraddirla: è orgogliosa delle sue origini, contenta di ciò che la vita le ha donato e guarda avanti alla vita con il solito entusiasmo di sempre.
Ma il periodo che però tutti noi stiamo vivendo, non è da considerarsi facile nemmeno per i nostri ospiti, Naide compresa: i pensieri riaffiorano in un turbine di emozioni, il timore e la paura che questo virus colpisca i famigliari all’esterno è tanta e, spesso, si viene sopraffatti da quell’amara malinconia del lontano ricordo di una, ormai bramata, normalità.
Allora, per risollevarle l’animo, abbiamo pensato di fare una sorpresa a Naide: far raccontare, dall’amata figlia Gabriella, la sua storia, in modo che ripercorresse i momenti più importanti e belli della sua vita: la sua famiglia d’origine, umile e unita, il suo grande e unico amore Giorgio e l’amore per una figlia tanto desiderata e voluta.
Quindi, vorremmo ringraziare Gabriella per le preziose parole scritte e per averci fatto emozionare regalandoci un pezzettino di sé e della sua mamma.

Cara mamma Naide, ti scrivo…
Difficile racchiudere in una pagina la vita e l’essere di Naide.
Naide Braghini nacque il 16 febbraio 1929, a Somma Lombardo, da Rosetta e Natale. Sorella maggiore di Angelo, la sua famiglia era umile, ma molto unita.
Negli anni della gioventù, conobbe il suo grande e unico amore, Giorgio, e il loro fu un matrimonio felice. Due grandi cuori che adottarono una bimba, Gabriella, cioè io.
Il nostro primo incontro fu… come posso descriverlo? Naturale!
Perché appena vidi mamma Naide la sentii subito tale, come la figura che mai avevo conosciuto e di cui tanto avevo sentito la mancanza: ricordo che mi guardò con quel suo sguardo dolcissimo e pieno d’amore, in cui mi persi e di cui mi innamorai subito anche io; la sentii immediatamente la mia mamma, senza troppe domande, ma così…naturalmente.
Donna dal carattere forte, ma con tanto amore da dare, ha sempre aiutato e mai chiesto.
Il nostro rapporto è stato abbastanza conflittuale perché siamo caratterialmente molto simili , ma allo stesso tempo siamo sempre state inseparabili ed innamorate l’una dell’altra: nonostante non sia mai stata molto fisica (pochi abbracci e baci), ci è sempre bastato un suo sguardo per intenderci e capirci, fosse questo di approvazione, di commozione o di rimprovero.
Che dire di più?
Naide è una piccola grande donna che, dopo sei anni in cui l’ho accudita, vivendo al suo fianco, ha deciso di ritirarsi presso una struttura, per ridarmi la mia libertà e non essermi di peso, disse lei
Inizialmente ero contraria a ciò, ma mamma Naide mi ha educato a rispettare le idee e il volere degli altri, in qualsiasi caso, anche se magari non ero d’accordo.
E quindi così fu: attualmente sono un paio di anni che vive presso la RSA Bellini, nella quale si trova benissimo: è serena poiché accudita (e anche un bel po’ viziata) da tutto lo splendido personale che, con la professionalità e l’attenzione, si adopera a dare il meglio ai loro ospiti residenti e ai loro famigliari: un sentito GRAZIE a tutti VOI!
Questa è mamma Naide, la mia mamma!