I grandi disegni della natura: finchè il sole vivrà

 

Sono occorsi centinaia e centinaia di migliaia di anni affinché sul pianeta terra si creassero le condizioni necessarie che, attraverso processi chimici lentissimi e complicati, avrebbero portato alla sintesi delle sostanze vitali.

E’ questo un argomento di grande fascino sul quale gli scienziati hanno formulato varie ipotesi nel tentativo di comprendere come la materia inorganica abbia potuto trasformarsi organizzandosi in materia vivente.

Il perché è l’inconcepibile mistero della vita: tutto quanto ci circonda ci fa pensare ad una Suprema regia.

Indubbiamente oggi il fenomeno uomo rappresenta il punto più alto del processo evolutivo di tutte le specie, vegetali ed animali, che popolano il nostro pianeta.

Processo che secondo l’illuminata teoria del gesuita Pierre de Chardin, esimio paleontologo, passa attraverso tre eventi eccezionali:

la pre vita – la vita – il pensiero

Dalla sua condizione puramente vegetativa l’uomo attraverso enormi difficoltà, si è elevato a creatura pensante: homo sapiens.

Tramite l’organizzazione sociale prima e scientifica poi è arrivato in questa era di prodigi e di realizzazioni fantastiche, creando strumenti e macchine che appagano desideri e bisogni.

Dovrebbe essere felice e soddisfatto fiero di quanto ha saputo creare, ma in realtà, avvolto dall’inarrestabile violenza del progresso tecnologico pretende sempre di più ed ogni desiderio appagato genera altri desideri.

Vive una corsa sfrenata in cerca di nuove sensazioni, spinto da un movimento industriale che ha creato la “Civiltà di massa” in cui tutto è previsione e pianificazione.

Tale turbinio di vita genera nell’uomo nevrosi, insoddisfazione, incomunicabilità, facendolo vivere tra contrasti e contraddizioni.

Malgrado le ultime conquiste di questo ultimo seguito l’umanità non appare migliorata da un punto di vista istintivo rispetto al passato: odio, egoismo, ingiustizia, fame, violenza imperano sul mondo.

Ancora gli uomini non esitano a sfruttare, soggiogare e uccidere altri uomini per affermare la loro supremazia sul branco, il loro potere, la loro ricchezza.

Altro aspetto negativo dell’uomo di oggi è la sua assoluta mancanza di rispetto per la natura che lo circonda e per tutte le cose e gli animali che fanno parte del suo mondo.

Non possiamo certo immaginare quando l’homo sapiens si estinguerà.

Poiché comunque la fantascienza può tradursi in realtà e l’evoluzione tecnica non si fermerà, possiamo sbizzarrirci in ogni sorta di ipotesi.

Certamente in un futuro anche prossimo l’uomo andrà a colonizzare altri pianeti del sistema solare e di altri sistemi stellari. Forse abbandonerà la terra. Nel corso dei millenni dovrebbe mutare la sua morfologia: a cosa gli serviranno le mani se nugoli di robots lavoreranno per lui?? A cosa le gambe, se velocissimi personali veicoli a propulsione nucleare lo porteranno dove vorrà? Forse, nella futura sua lunga evoluzione diverrà solo pensiero.

E se qualche imprevisto cataclisma, generato anche da corpi interstellari, annullasse la vita sul nostro pianeta?

La terra vivrà finché vivrà il Sole. La nostra stella irraggerà calore per altri 4-5 miliardi di anni.

Quando le reazioni termonucleari che trasformano l’idrogeno in elio, generando enorme energia con un consumo di 4 milioni di tonnellate al secondo, cesseranno, il sole molto lentamente collasserà su se stesso e si ritiene si ridurrà ad un globo in cui tutta la massa viene compressa in pochi km di diametro. Un mondo che viene denominato “Nana Bianca” e in esso la materia in un centimetro cubo verrà a pesare tonnellate.

E l’homo sapiens? Sarà certamente estinto da qualche miliardo di anno.

D’altronde nulla può fermare o variare i grandi disegni della natura: tutto nasce, vive e si evolve, muore.

Ennio Cosentino