Come funziona l’allertamento regionale attraverso il Centro di Monitoraggio dei Rischi Naturali a supporto dell’attività dei Sindaci

Ultimamente, con sempre maggiore frequenza, si sente parlare di allerta gialla, arancione, rossa. Ma sappiamo davvero cosa significano questi colori?

Preliminarmente occorre ricordare che l’allerta meteo è un avviso istituzionale utile per la prevenzione dei rischi connessi ad eventi meteo e, per questo motivo, va approfondito con molta serietà.

La prevenzione, come ben sappiamo, consiste nell’insieme di quelle attività volte ad evitare o ridurre al minimo la possibilità che si verifichino danni conseguenti, ad esempio, a un’alluvione o a una frana.

L’efficacia di un intervento di prevenzione dipende dalla tempestività con cui viene attivato. E’ per questo che la Regione Lombardia, attraverso il Centro di Monitoraggio Rischi Naturali, attivo presso la Sala Operativa regionale, fornisce un servizio di previsione ed allertamento per diversi rischi, supportando i Sindaci nello svolgimento delle proprie attività istituzionali.

Attraverso una costante attività di previsione, monitoraggio, analisi e sorveglianza in tempo reale il CFMR è, infatti, in grado di individuare l’arrivo di eventi critici e stimare l’impatto sul territorio. In presenza di determinate condizioni, emette dei bollettini di allerta legati a diverse rischi naturali (alluvioni, frane, temporali forti, nevicate, valanghe, vento e incendi boschivi), con livelli crescenti a seconda della gravità dei fenomeni previsti.

Questi avvisi rappresentano il primo passo per attivare lo stato di allerta e adottare in anticipo gli opportuni provvedimenti per garantire la sicurezza dei cittadini e salvaguardare le infrastrutture e i centri abitati.

Sotto i codici colori delle allerte.

In particolare il CMFR valuta i livelli di criticità, legati ai vari rischi previsti nelle successive 12/36 h ed emette due tipi di comunicazioni.

Codice giallo: viene inviata una Comunicazione che indica come un particolare fenomeno si manifesterà in un determinato territorio e suggerisce la predisposizione di attività operative minime iniziali di sorveglianza.

Codice arancione e rosso: viene inviato un Avviso di Criticità regionale, che contiene i tipi di rischio, una sintesi metereologica, una tabella con gli scenari previsti, le zone omogenee investite (per noi IM-04), livelli di criticità e le fasi operative. Seguono le valutazioni degli effetti al suolo, le indicazioni delle azioni da intraprendere e una mappa sinottica del livello di allerta.

I principali canali di diffusione sono: www.regione.lombardia.it; https://sicurezza.servizirl.it, app Protezione Civile Lombardia, homepage comunale.

“La sfida della Protezione Civile è una sola: deve sognare, auspicare e operare affinché, in prospettiva, l’organizzazione del soccorso sia sempre meno importante, nel senso che si è chiamati a sviluppare sempre di più la politica di prevenire e la capacità di prevedere” (G. Zamberletti)