Proposte alternative seguendo altre priorità

 

È notizia recente quella che vede il nostro Sindaco interessato ad acquistare la Ticinella. L’inaspettata proposta, lanciata dal primo cittadino sui giornali locali, trova però in Siamo Somma non poche perplessità. Secondo noi infatti questa operazione non sarebbe né utile né economica per i cittadini. È vero che il club di Porto della Torre gode di 15mila metri quadrati di verde, una piscina da 20 metri, un ristorante e campi da bocce e pallavolo, ma non possiede un effettivo collegamento con il fiume e necessita comunque di onerose ristrutturazioni. Non sarebbe quindi meglio destinare il denaro per questa eventuale spesa ad altro? Le alternative non mancano di certo. Restando in ambito ludico-ricreativo, innanzitutto si potrebbe pensare di migliorare ulteriormente la spiaggia dei Canottieri. Già qualche anno fa Spes fu vicinissima ad ottenere la concessione demaniale per l’uso pubblico della spiaggia e il permesso dal Parco del Ticino di ammodernarla. Dovremmo riprendere in mano quella pratica e portarla avanti. Potremmo in alternativa completare l’acquisizione delle aree previste per la costruzione del Nuovo Mossolani, evitando così inutili penali senza rinunciare del tutto al progetto.

Se queste due opzioni non dovessero interessare l’amministrazione, dovremmo considerare i rischi che corrono le Fattorie Visconti. L’antica struttura, ormai annoso problema della politica sommese, è da tempo in rovina e attende una definitiva soluzione prima che crolli.

Ricordiamo infine anche due proposte che da tempo portiamo avanti: il sovrappasso ferroviario e la sistemazione della curva in via del Rile. La prima è un progetto ambizioso che prevede la costruzione di un sovrappasso pedonale in grado di collegare Somma e Mezzana. Questo si costituirebbe come valida alternativa all’attuale sottopasso, un luogo angusto, sporco e soggetto a frequenti allagamenti. Problema, quest’ultimo, che è anche quello della curva in via del Rile. La “Curva Martinelli” infatti ad ogni pioggia si ritrova con una “piscina” piena d’acqua. Nonostante il pericolo che corriamo, pare però che a nessuno, a parte Siamo Somma, importi del problema.