Si dice politica ma si legge #politica

 

Oramai il mondo comunica attraverso le nuove tecnologie, e chi come me è restio ad utilizzare certi canali per trattare temi importanti, è indispensabile che si adegui a questo mondo che cambia e si renda conto che anche la politica necessariamente deve passare dalla rete.

Se diamo un’occhiata alla politica nazionale, notiamo che negli ultimi anni è cambiato molto il modo di comunicare dei nostri politici, meno conferenze più tweet e più post. Questo cambiamento è arrivato da oltre oceano per poi influenzare tutte le nuove generazioni di politici italiani, che a colpi di tweet, consumano le loro campagne elettorali.

Da quando ho iniziato il mio mandato di Consigliera Comunale, mi sono trovata spesso a disapprovare il metodo con il quale la giunta Bellaria usa i social, in particolare facebook, a volte quasi denunciando un abuso degli stessi, ma nell’ultimo Consiglio Comunale, il Sindaco Stefano Bellaria, in riferimento ad un mio comunicato stampa uscito qualche giorno prima dice “perché ormai anche la pagina facebook può essere un canale ufficiale”. Con la mia solita consapevolezza che in politica, come nella vita, se si vuole crescere è necessario partire da una sana autocritica (e la storia politica della nostra città ce lo insegna, poco serve criticare l’operato altrui se non si capisce in primis dove sbagliamo noi), ho riflettuto molto su questa frase e secondo me è vero, mi devo rassegnare, quando sono i social media a dominare il dibattito, chi vuole rappresentare una città deve saper comunicare anche e forse sopratutto attraverso la rete.

Ormai è la rete il punto di partenza per garantire la più ampia partecipazione, le notizie e gli eventi “viaggiano” in tempo reale sui social e, i cittadini, vogliono avere informazioni e comprendere le posizioni dei partiti, del Sindaco e della sua Giunta proprio da questi nuovi canali di comunicazione.

Ma come tutte le “rivoluzioni” oltre ai pro, bisogna valutare i contro che purtroppo mi sembrano ancora molti. I social sono certamente un ottimo canale di comunicazione ma escludono una buona parte di cittadini che, per varie ragioni, non utilizzano la rete. Anzi navigando sui social si ha la sensazione che questi coinvolgano sempre gli stessi cittadini escludendo tutti gli altri, e così qua, bisogna confermare che chi, come noi, che non siamo stati gli unici, ha creduto e puntato sulle loro figure ha avuto comunque ragione. Perché laddove la rete non arriva entrano in gioco i rappresentanti di quartiere, che con la loro disponibilità e i loro canali possono aiutare tutti noi a dare un contributo per migliorare la nostra città.

E allora ho deciso: io mi rassegno all’uso dei social ma mai all’abuso!

Si ai social a patto che siano affiancati dalle “vecchie” ma mai démodé telefonate e chiacchierate faccia a faccia con uno scontro magari duro, ma sicuramente sano e chiaro anche in Consiglio Comunale.

Continuano comunque a non piacermi i così soprannominati “leoni da tastiera” che si nascondono dietro ad un post o ad un tweet per criticare o a volte addirittura denigrare gli altri, buttando al vento tempo e risorse importanti.

Lista Civica Somma Domani

Manuela Scidurlo