A proposito di strade, marciapiedi e terza pista 

Nel leggere il precedente numero di “Spazio Aperto” siamo rimasti colpiti dal giudizio espresso da Siamo Somma, gruppo consiliare di opposizione: “l’attuale Amministrazione è poco brillante, ha solo asfaltato qualche strada e rifatto qualche marciapiede….”. Naturalmente la critica è sempre lecita, però l’assoluta mancanza di oggettività la rende pretestuosa e sterile. In realtà, e i cittadini attenti se ne sono sicuramente accorti, molte cose sono concretamente cambiate e altre stanno cambiando. Per non tediare evitiamo di elencare in modo dettagliato il positivo lavoro svolto dalla giunta Bellaria sui vari fronti, dal contenimento della spesa e la conseguente riduzione dei tributi (vedi tariffe pattume), alla manutenzione straordinaria degli immobili comunali (partendo dagli asili), al rilancio della partecipazione e della collaborazione con il mondo delle associazionismo (che ha prodotto anche eventi culturali di livello elevato), senza dimenticare il completo rifacimento tutt’ora in atto della pubblica illuminazione (con relativo risparmio energetico, nonché economico) o gli interventi sugli impianti sportivi (riapertura della piscina, rifacimento pista via Marconi, ecc.). Certo, poi ci sono anche la asfaltature e i marciapiedi. Del resto la precedente maggioranza di centrodestra (da cui provengono anche alcuni fondatori di Siamo Somma) non se ne è mai curata a fondo, preferendo interventi più d’immagine, come fontane e costose panchine. In questo modo, indubbiamente più “brillante”, sono stati sperperati anche gli 800.000 euro, derivanti dalla chiusura del passaggio a livello, che sarebbero dovuti essere utilizzati per il collegamento con Mezzana!
Ma probabilmente lo stroncante giudizio sull’operato della attuale giunta è solo una sarcastica provocazione. Del resto è molto simile a quella lanciata dallo stesso gruppo consiliare sulla terza pista di Malpensa, che più che altro è servita per additare come antidemocratico il sindaco Bellaria, reo di essere contrario a una simile ipotesi. Contrarietà che condividiamo da sempre, senza se e senza ma! È infatti evidente che una terza pista consentirebbe, non già una diminuzione del disagio per la popolazione dell’intorno aeroportuale, ma un ulteriore aumento dei voli, con conseguente incremento dell’inquinamento atmosferico e acustico e impoverimento delle aree verdi, già pesantemente minacciati dall’inutile e costoso collegamento ferroviario con Gallarate.
Quindi chiunque riproponga, anche solo per provocare il dibattito, la realizzazione di una terza pista, di fatto rischia di fornire un assist al gestore aeroportuale che, come è noto, ha obiettivi meramente economici senz’altro legittimi, ma non propriamente coniugabili con le esigenze delle popolazioni e la salvaguardia del territorio.