Il centro e il riferimento per l’elettorato moderato

I simboli partitici e le ideologie politiche oggigiorno sono in crisi e in costante calo di consenso. La gente che vive la vita politica della città e la gente comune oggi guardano soprattutto al valore e all’affidabilità delle persone piuttosto che ai simboli. Certo parlo della vita amministrativa locale non di quella nazionale o regionale. Sbaglia chi pensa che un risultato elettorale di portata nazionale possa essere riportato e paragonato ad una consultazione amministrativa locale. Qui la gente vuole vedere in faccia i candidati da votare, vuole riferimenti precisi, programmi semplici e chiari da fare propri e di cui poter verificare la realizzazione. L’elettore vuole capire prima di tutto se, come e quando verranno risolti i problemi della collettività e soprattutto di quelle fasce meno abbienti che non hanno lavoro e talvolta neanche abbastanza per tirare la fine del mese. L’elettore non vuole più votare coloro che, seduti sui “cadreghini del comando” non hanno soddisfatto le aspettative della città. Non vuole più votare chi ha dimostrato di non essere stato all’altezza del ruolo ricoperto, ma neanche dare spazio a coloro che , lavorando dietro le quinte, hanno diretto “ l’orchestra” per favorire i propri “affari” per anni. Somma ha sofferto molto per tutto ciò ed è stata spesso usata ed abusata. E questi sono solo alcuni dei motivi per cui tanti elettori non vanno più a votare. Nella politica locale, a tutt’oggi, il “nuovo” non esiste ancora e all’orizzonte non si profila nessun cambiamento rispetto al passato. Si intravede invece, un pericoloso ritorno al decisionismo, al potere oligarchico e alle lotte intestine di certa politica partitica che, pur di prendere in mano le redini della città, fa accordi di basso livello e di altrettanto cattiva affidabilità e credibilità. Come dicevo , a Somma il Centro non esiste più. Fino a qualche anno fa si è sperato di ricostruire un’area di Centro che potesse essere ago della bilancia della politica della nostra città ed avesse una funzione moderatrice ed equilibratrice delle posizioni della sinistra e dell’odierna destra sempre più chiaramente populista e sovranista. Ad oggi, a parte SOMMA AL CENTRO, nella nostra città non vi è più altro gruppo politico che può dirsi moderato e di centro. Tra qualche settimana cominceranno i fuochi d’artificio preelettorali e immagino già il colore e il rumore dei botti che esploderanno. Fatto sta che chi credeva o crede di poter rappresentare il centro, andrà invece a destra ad appoggiare una “Somma Ideale” confondendosi con populisti e sovranisti. Perciò non potrà più dirsi moderato. SOMMA AL CENTRO si rivolge a coloro che sono veri moderati e che non credono più nel fantasma o in ciò che resta di Forza Italia e chiede loro di non infoltire le fila né destrorse, né di finti centristi. Chi conosce la recente storia politica di Somma sa che di nuovo non c’è nulla e se oggi la destra leghista semina dissenso per raccogliere consenso e la sinistra fatica ad essere unita ed univoca, al centro resta solo SOMMA AL CENTRO, escludendo ovviamente coloro che , secondo il vecchio CENCELLI, trattano, chiedendo poltrone e posizioni di rilievo, prima ancora di cominciare la “ partita” e senza la certezza della vittoria.
Gerardo Locurcio