Quando questo numero di Spazio Aperto arriverà nelle nostre case avremo probabilmente superato (così dicono gli esperti) la fase più acuta dell’epidemia del cosiddetto “Coronavirus”.
Le scuole saranno riaperte e noi tutti, gradualmente, riprenderemo le nostre consuete attività, ma lo faremo con una diversa consapevolezza.
La consapevolezza, come ha scritto l’amico Sindaco Lorenzo Guzzetti, di quanto sono belli i gesti quotidiani che diamo per scontati, come lo stare INSIEME, lo stringersi la mano, l’abbracciarsi, il prendere un caffè al bar.
La consapevolezza inoltre di vivere in un Grande Paese, l’Italia, che vanta un servizio sanitario nazionale eccellente e accessibile a tutti i cittadini ed un’innumerevole pattuglia di professionisti (medici, infermieri, ricercatori, volontari della Croce Rossa, della Protezione Civile, insegnanti, educatori, sacerdoti, membri delle forze dell’ordine e delle istituzioni…) che hanno cooperato, pur tra mille difficoltà per tutelare la nostra salute e le nostre aspirazioni ad una vita normale.
Si tratta di un patrimonio civile, un “Capitale Sociale”, (ovvero una rete di buone relazioni tra le persone e di cooperazione tra le associazioni e le istituzioni) prezioso, unico al mondo e per questo motivo di inestimabile valore.
Un “Capitale” presente e diffuso soprattutto a livello locale.
Anche nella nostra Somma Lombardo c’è stata (e tuttora c’è) una mobilitazione comune di persone e gruppi che quando è necessario vanno oltre le differenze di credo, di colore politico, di visione culturale.
Che si tratti di coordinarsi tra istituzioni e associazioni nella predisposizione di piani di intervento o di fare la spesa per il vicino anziano costretto a restare a casa da solo, questa emergenza ha avuto l’effetto collaterale di far emergere il nostro lato migliore.
È la forza di una comunità civica che ha cambiato radicalmente pelle negli anni (non è più la città delle industrie e delle case di cortile), ma che non dimentica il valore semplice, ma basilare della solidarietà praticata e della gentilezza diffusa.
È stato un onore poter servire questa nostra comunità per cinque anni.
È stata un’esperienza che mi ha aiutato a crescere come amministratore e come uomo, vi ringrazio di cuore per l’opportunità che mi avete dato.
Vi chiedo una cortesia: fate sentire la vostra vicinanza (fatta naturalmente anche di critiche e sollecitazioni) al futuro Sindaco della nostra Città di Somma, chiunque esso sia; vi assicuro che il vostro contributo può fare la differenza.
Con affetto e riconoscenza.

Stefano Bellaria
Sindaco di Somma Lombardo