Il discorso del sindaco Stefano Bellaria in occasione della Festa della Repubblica

Care Sommesi, Cari Sommesi, autorità civili e militari, associazioni e comitati di quartiere, e soprattutto Care ragazze e Cari ragazzi, benvenuti alla celebrazione del 75° compleanno della nostra Repubblica Italiana.
Il 2 giugno è una ricorrenza fondamentale nella storia del nostro Paese.
Una festività resa ancora più importante dalla celebrazione del vostro “Battesimo Civico”.
Finalmente possiamo presenziare, seppure a ranghi ridotti, a una cerimonia pubblica ed è significativo che si tratti della Festa della Repubblica dei diciottenni!
È un segnale verso la ripartenza dopo questo periodo difficilissimo, certo non dobbiamo abbassare la guardia, ma la strada per uscirne INSIEME è finalmente tracciata.
2 Giugno 1946: una scelta di protagonismo e responsabilità.
In quella giornata di tarda primavera di 75 anni fa i nostri avi non ebbero timore a recidere ogni legame con il passato. La scelta repubblicana era tutt’altro che scontata.
Significava la volontà di un popolo di essere artefice e responsabile del proprio destino.
Ciò andò di pari passo, ad esempio con il rifiorire delle associazioni di ogni genere: sociali, politiche, sindacali, imprenditoriali, assistenziali, culturali, sportive.
C’era la determinazione a fare la propria parte per la costruzione di una nuova Italia, una Nazione più partecipata e per questo più equa. Un’Italia in cui ci fosse posto per ciascuno e dove risultasse necessario l’apporto di ciascuno.
La Costituzione che fra poco riceverete in dono è il prodotto più significativo di quel tempo eccezionale.
È la bussola civile che ancora oggi traccia la rotta verso il Paese Ideale.
Ogni riforma, anche quelle in itinere finalizzate al rilancio dell’economia e della società di un intero continente, non possono che trarre ispirazione dalla nostra “Magna Charta”, la mappa ove sono illustrati i punti cardinali del nostro vivere civile.
Ragazze e ragazzi leggetela, coglietene i valori di cui è intessuta e ritroverete il senso dell’impegno dei vostri coetanei del 1946 e, ne sono certo, anche del vostro.
2 Giugno 2020: è questo il vostro tempo.
Insieme alla Costituzione Repubblicana e al Tricolore vi verrà consegnata una grafica d’arte appositamente realizzata per voi.
Contiene alcuni dei simboli che caratterizzano la nostra Somma Lombardo: “I tre leoni, il motto civico, il cipresso millenario, la diga del Panperduto”.
La Diga del Panperduto, ad esempio, richiama immediatamente alla memoria il nome del suo ideatore: Eugenio Villoresi.
Egli ha fatto della sua passione per la natura e l’agricoltura il suo lavoro e del suo lavoro uno strumento per migliorare concretamente il mondo in cui viveva.
Progettò la diga del Panperduto ed il canale Villoresi, ma non fece in tempo a vedere completati i frutti delle sue fatiche: il beneficio che portò all’agricoltura lombarda e la bellezza di un luogo che ancora oggi ci affascina.
Il suo esempio ci sprona a perseguire le nostre passioni più vere, a sviluppare i nostri talenti, a farne delle professioni e quindi a rendere più bello e vero l’ambiente in cui viviamo, anche quando non ne cogliamo direttamente i frutti.
Dopotutto è quello che ci invita a fare il nostro motto cittadino “Summa sidera celsa petit” (Somma tende a cose eccelse), dove eccelso è fare la propria parte, dare il meglio di sé, o il nostro stemma con i tre leoni rampanti, simbolo di fierezza, e di nobiltà d’animo, a ricordarci che le cose importanti della vita sono ottenute attraverso impegno e correttezza.
Care ragazze, cari ragazzi seguite le orme dei vostri coetanei che nel 1946 hanno colto a pieno le opportunità di un mondo nuovo che si stava dipanando davanti ai loro occhi.
Al termine della Pandemia che stiamo attraversando, la nostra Somma, la nostra Italia, la nostra società non saranno più quelle di prima.
Ciò significa che si apriranno, anche per voi, spazi sino ad ora inimmaginati.
Siate pronti a “Riempirli”, datevi da fare, per voi stessi e per i diciottenni che si ritroveranno qui tra settantacinque anni.
In conclusione voglio dedicarvi una celebre frase di Madre Teresa di Calcutta, una piccola “Eccelsa” donna, che ha saputo compiere miracoli:
“Quello che facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno”.
Care ragazze e cari ragazzi, non lasciate che all’oceano manchi la vostra goccia!
Buona Festa della Repubblica e Buona Vita a tutti Voi!
#InsiemeCeLaFaremo

W il 2 Giugno.
W la Repubblica Italiana.
W i nostri diciottenni!