I caduti delle forze armate della Repubblica Sociale Italiana

 

Domenica 26 marzo 2017 l’apartitico Comitato Nazionale Ricerche ed Onoranze Caduti della R.S.I. con la consueta serietà d’intenti ha commemorato i suoi Caduti, con una cerimonia divisa in due parti:

- La Santa Messa celebrata da Don Federico nella chiesa di San Bernardino. Una messa quella delle 11,15 normalmente programmata per i fedeli che in questa circostanza straordinaria ha ricordato i caduti delle Forze Armate della Repubblica Sociale Italiana. Specialmente le migliaia di Caduti “senza nome” in quanto i loro resti mortali non sono mai stati ritrovati. Sull’altare maggiore erano presenti con le loro bandiere, il Comitato della R.S.I., l’Ass. Naz. Paracadutisti, l’Ass. Naz. Carabinieri Sez. di Somma L., l’Ass. Naz. Combattenti R.S.I., il Presidente dell’ A.N.A. di Somma L., mentre nelle prime file davanti all’altare maggiore con il Presidente Naz. del Comitato i Sindaci (7) di diverso orientamento politico con “fascia tricolore” i quali con la loro presenza hanno voluto dimostrare che la guerra civile è finita 72 anni fa e che la pacificazione nazionale sempre propugnata dal COMITATO non può più essere rimandata. Durante la celebrazione della S. Messa è stata letta sull’altare dal presidente del COMITATO “La Preghiera del Legionario” subito dopo il trombettiere ha suonato il “silenzio fuori ordinanza”.

La seconda parte della cerimonia ha avuto seguito al cimitero maggiore cittadino davanti allo storico monumento ai Caduti della R.S.I., li erano schierate le Associazioni Combattentistiche e d’Arma, i Sindaci con le “Fasce Tricolore” e le personalità già presenti in chiesa e diverse Associazioni giovanili. Il Presidente del Comitato G. Ingignoli nell’intervento ufficiale ha ricordato la natura dei Combattenti (militari) della R.S.I. e i motivi per cui spinsero migliaia di giovani e meno giovani, uomini e donne quando tutto era perduto, tranne l’Onore che per salvare il salvabile si immolarono fino al sacrificio supremo, a differenza di quei tanti fascisti del ventennio che avevano sempre il braccio teso quando tutto andava bene ma che poi al primo scoppio di un “petardo” si sono dati a precipitosa fuga, passando anche da “buoni italioti” dalla parte che avevano sempre avversato conquistandosi anche qui encomi resistenziali. Ingignoli concludeva: “Sono certo che quando finalmente i rancori della guerra civile 43-45 si saranno definitivamente spenti nell’oblio sarà la storia, quella vera, a dire la sua verità finale.” Sono poi seguiti interventi sulla pacificazione nazionale da parte del Sen. Luigi Peruzzotti che ha ricordato il padre Italo che fu attivista del COMITATO, del Sindaco Stefano Bellaria (pd) che ha voluto presenziare a questa cerimonia come Sindaco di tutti i cittadini sommesi, anche da parte sua parole di pacificazione. Infine l’intervento del Rev. Prevosto Don Basilio Mascetti che pur da poco a Somma Lombardo per non essere da meno dei suoi predecessori non ha voluto mancare a questa cerimonia, (che ringraziamo per la Sua presenza) anche da parte sua una parola pacificatrice, è seguita la benedizione per i Caduti e per i vivi. Il “Silenzio fuori ordinanza” ancora una volta ha salutato i Caduti dell’Onore.

 

Comitato Naz. Ricerche ed Onoranze Caduti R.S.I.

Gianluca Ingignoli