Riusciremo a dargli una specificità in ottica futura dopo anni?
Quello che tutti chiamano Ospedale di Somma Lombardo è nella realtà un presidio ospedaliero ormai da anni. Non entriamo nel merito se la decisione presa anni fa è stata corretta o meno, ma oggi, alla luce delle evoluzioni che si stanno prospettando, bisogna partire da questo punto prima di fare altri ragionamenti, ben sapendo quale deve essere la vocazione di un presidio ospedaliero a differenza di un ospedale.
Detto questo, la Lega non è per un depotenziamento del presidio ospedaliero sommese, ma per trovare alla struttura una specificità che possa garantirle un futuro, è mai possibile che ogni 6/7 anni questo “problema” sommese riemerge ciclicamente?
Il presidio ospedaliero dovrà essere inserito in una logica di un piano di zona, in quanto manca nei dintorni un centro di riferimento riabilitativo che andrà potenziato: ciò significherà non ragionare più in termini solo locali.
Il tema del presidio ospedaliero ci accompagna ormai da tantissimi anni, ma negli ultimi mesi è diventato un tema cardine di cui parlare; è stato fatto passare il messaggio che la Lega è a favore della chiusura del presidio, del suo depotenziamento... abbiamo sentito affermazioni di ogni genere nei confronti delle nostre posizioni.
La Lega non ha mai cambiato idea: il presidio ospedaliero non deve depotenziarsi, ma deve avere come obiettivo il raggiungere una sua specificità, soprattutto alla luce anche delle evoluzioni che la medicina e la chirurgia sta avendo negli ultimi anni.
Un Ordine del giorno, presentato in Consiglio Comunale da una forza di maggioranza, che abbiamo votato, chiedeva il mantenimento delle attività chirurgiche presso il presidio ospedaliero. Vero che tutti facevano riferimento alla chirurgia oculistica, ma in quel testo non era esplicitamente riportato.
Con il nostro voto, abbiamo voluto dare dimostrazione che siamo anche noi per questa “battaglia”, ma i consiglieri comunali non possono votare in consiglio comunale senza essere stati preventivamente informati.
Ecco perché NOI, e non gli altri, chiedemmo il ritiro del punto in quella seduta consigliare, appunto per essere informati preventivamente. Invito non accolto dalla maggioranza perché’, a detta di qualcuno, bisognava dare un segnale politico alla “querelle”…
Avevamo provato ad emendare quel testo, inserendo dei punti specifici riportati dopo settimane nel PNRR, specificando quanti soldi Regione e ASST avessero investito e quanti ne sono previsti.
ASST Valle Olona ha sicuramente iniziato un percorso di condivisione sulle scelte future con il territorio in questi anni, ma la “politica” territoriale non ha mai affrontato questi argomenti, e con politica territoriale parlo dei consiglieri comunali.
In Consiglio Comunale o in Commissione a Somma Lombardo non si è mai parlato di questo. L’attenzione è iniziata nel mese di agosto, dopo alcune dichiarazioni - errate nel contenuto - rilasciate dal Dg. Possibile che anche l’Amministrazione sommese non era a conoscenza e non aveva condiviso un minimo percorso con i vertici sanitari, magari nell’attesa del futuro ospedale Unico di Busto? A nostro avviso, sarebbe gravissimo! Ora abbiamo letto articoli di stampa, dichiarazioni di Sindaci presentatisi a Palazzo Viani Visconti in fascia tricolore, comunicati di sacerdoti (condivisi con il consiglio pastorale di sicuro), di sindacati, ma quanti sanno veramente fino in fondo quale sarà il progetto futuro? Magari condiviso con qualcuno…