Via del Rile e l’onestà intellettuale

 

Iniziamo l’articolo citando un giudizio espresso da Siamo Somma nel numero precedente della rivista civica riguardo l’intervento di via del Rile: “e che dire poi dei tanti denari stanziati per la famosa curva di Via del Rile oggetto di ns proposta alternativa e ben più economica”. L’osservazione richiede una corretta informazione. L’attuale amministrazione sceglie di dare una risposta risolutiva all'annoso problema di via del Rile; come spesso accade, dall'opposizione giunge una soluzione definita migliore che viene giustamente valutata. Si programma una commissione territorio, richiesta e per buona parte disertata dalla minoranza, durante la quale il consigliere di opposizione Martinelli ha la possibilità di illustrare la proposta considerata migliore e più economica davanti ai tecnici incaricati della progettazione di fattibilità. Si scopre però che tale proposta non teneva conto di importanti aspetti tecnici in considerazione dei quali la proposta stessa risulterebbe non essere risolutiva del problema. Al di là degli aspetti tecnici di dettaglio è utile evidenziare che lo Studio di Fattibilità riprende in parte un grosso e ben più ampio studio sullo smaltimento acque meteoriche e di scarico già predisposto dalla scorsa amministrazione. Rispetto al precedente vi è l’emanazione nel Novembre 2017 del Regolamento n. 7 di Regione Lombardia c.d. “Invarianza idraulica” che impone vincoli e scelte in parte nuovi.

Lo Studio di fattibilità tiene conto di alcune criticità tecniche e burocratiche:

  • rete idrica sicuramente sottodimensionata a seguito dello sviluppo urbano degli ultimi decenni del secolo scorso
  • una linea di fognatura in molti punti mista ovvero senza divisione tra acque chiare e scure
  • pozzo attualmente presente già saturo e difficilmente recuperabile
  • una contropendenza anomala in via Goito

Motivi per cui si è deciso di intraprendere un’opera che si preannuncia risolutiva a lungo termine senza andare ad incidere sulle proprietà private, evitando servitù e lungaggini burocratiche e che ha come obiettivo quello di spostare lo scarico in un pozzo ben lontano dalle abitazioni.

Anche il consigliere Martinelli, preso atto dei limiti evidenti della sua proposta, ha dovuto ammettere che la stessa era forse funzionale ad una prima risposta d’emergenza ma che non risultava essere risolutiva . Riteniamo profondamente scorretto sostenere pubblicamente di conoscere la soluzione ancor prima di aver fatto una verifica seria con tecnici competenti ed in considerazione del reale stato di fatto emerso da uno studio di fattibilità. Ancor più scorretto è poi alludere ad un presunto sperpero di denaro pubblico per non avere scelto una proposta più economica che si è di fatto rivelata inconcludente. Sempre l’articolo di Siamo Somma esordisce con la frase “l’onestà intellettuale purtroppo è cosa rara”. Ci auguriamo che Siamo Somma dia prova di tale onestà informando i cittadini riguardo al fatto che la loro proposta non fosse adatta, cosa che annulla qualsiasi valutazione di convenienza economica. In un interessante editoriale di Avvenire del 19 agosto 2018 dal titolo “non senza competenze” Leonardo Becchetti concludeva con un pensiero che condividiamo: “Informarsi, appassionarsi, partecipare è una bellissima aspirazione dell’animo umano. Ma diventa un vizio e una colpa quando si trasforma in sapere superficiale che cambia nella direzione sbagliata il destino dei più”.