Un possibile sguardo globale sul futuro delle RSA

Il recente iter burocratico che ha visto la trasformazione della A.S.P. Il Girasole in Fondazione Il Girasole Onlus offre doverosamente lo spunto per uno sguardo sul presente ed il possibile futuro delle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) della nostra città.
Bellini e Girasole svolgono per la nostra città, e non solo, un’importante funzione. L’entrata in strutture protette per anziani avviene oggi in età sempre più avanzata; ne consegue che le persone ospitate siano quasi sempre e fin da subito soggetti non autosufficienti. La differenza tra le due strutture, un tempo più marcata, si è quindi assottigliata rendendole sempre più simili in termini di esigenze e necessità degli ospiti.
Le due realtà rimangono però differenti per storia, gestione e situazione patrimoniale.
La Fondazione Bellini, nata da un lascito dell’omonima famiglia, dispone di un immobile di proprietà in grado di alloggiare 40 ospiti, ristrutturato e mantenuto nel corso del tempo anche grazie all’aiuto dell’amministrazione comunale. Profondamente radicata nel tessuto del territorio è da sempre considerata un patrimonio storico della nostra città.
La neo Fondazione Il Girasole, nata all’origine come IPAB per non autosufficienti, ha da sempre fatto capo alla Regione Lombardia configurandosi quindi come soggetto di diritto pubblico. La sua importante attività si svolge in un’ala dell’ospedale di Somma Lombardo dove viene ospitata con un contratto di comodato d’uso. I limiti oggettivi della struttura sono tanti; in primis la mancanza di spazio: una struttura con spazi più ampi consentirebbe di sviluppare l’offerta di servizi molto richiesti come, ad esempio, la cura di pazienti affetti da malattie dalla gestione complessa come l’Alzheimer o ancora, la creazione di un centro diurno in grado di ospitare persone anziane che usufruiscano dei servizi erogati dalla residenza rientrando poi alle loro abitazioni.
Eventuali spazi lasciati liberi da un possibile trasferimento de Il Girasole, potrebbero essere utilizzati per ampliare e riqualificare l’offerta ospedaliera dando risposta per esempio alla necessità sempre più pressante di degenze post operatorie acute di lunga durata e potenziando l’attività, oggi già importante e presente in struttura, di riabilitazione.
La neo trasformazione in Fondazione può agevolare la possibilità di nuovi investimenti come pure consentire nuove auspicabili sinergie con la Fondazione Bellini; è fondamentale che questo avvenga in un’ottica di ottimizzazione di risorse e servizi ma con l’attenzione sempre focalizzata sullo scopo ultimo dell’assistenza delle persone anziane e delle loro famiglie: qualsiasi forma di privatizzazione non deve prestarsi alla logica di massimizzazione dei profitti a scapito della qualità dell’assistenza. L’assunzione della natura privata non deve costituire elemento per interrompere il legame con il territorio e con l’amministrazione comunale di Somma lombardo. Sarebbe bello poter pensare a un ampliamento de Il Girasole mantenendo vivo il legame con la città e privilegiando quindi l’attenzione per zone centrali così da rivitalizzarne l’utilizzo.
Qualsiasi siano le scelte future occorre ragionare con una visione globale che consideri l’intera offerta socio-sanitaria oggi presente sul territorio, ne rispetti le peculiarità, ma abbia la capacità di sviluppare sinergie per potenziarla ,mantenere e , se possibile, migliorare la qualità dell’assistenza.