Dopo oltre 50 anni di attività la scuola elementare diventa centro per l’istruzione degli adulti. La storica insegnante ripercorre gli ultimi tre decenni con aneddoti e ricordi

Come insegnante storica di Maddalena (35 anni consecutivi d’insegnamento nella frazione) credo sia mio dovere spendere alcune parole su quella che, per me, è stata “la mia scuola”. Inaugurata nel 1967 da Oscar Luigi Scalfaro, la nuova scuola elementare “A. Casolo Ginelli” porta il nome del 1° giovane sommese morto durante la 1° guerra mondiale.
Da quell’anno, tanti alunni hanno frequentato il ciclo elementare in questa scuola ed io ho avuto la fortuna di insegnare a due generazioni. Tante famiglie hanno trovato qui il punto di riferimento per l’educazione, l’istruzione e la socializzazione dei loro figli.
È difficile ricordare ed elencare tutte le numerose attività che si sono svolte nel corso degli anni; il mio pensiero va in primis alle colleghe e ai colleghi che mi hanno supportato in tutte le iniziative e affiancato per tanto tempo. Oltre all’insegnamento tradizionale, la scuola si è sempre attivata in numerose attività proposte dalle varie amministrazioni comunali e dagli enti locali.
Negli anni ’80, la scuola ha svolto con la Comunità ANFFAS TICINO una serie di iniziative ludiche e artistiche per fare conoscere e incontrare gli alunni e i disabili della Comunità e far comprendere ai bambini quanto sia importante l’accoglienza e la condivisione con chi è diverso da noi.
Inoltre, per alcuni decenni, gli alunni hanno partecipato alla tradizionale fiaccolata di Natale la sera del 21 dicembre: recitando poesie, cantando nenie natalizie e camminando fianco a fianco nel freddo della sera con le fiaccole accese; alcuni anni con la neve, altri con la nebbia, altri ancora con un meraviglioso cielo stellato così limpido solo in inverno. Nel cortile della scuola si serviva un buon fumante vin brûlé e poi si raggiungeva la Comunità per ballare tutti insieme attorno al fuoco e per riscaldarsi con un bicchiere di tè o di cioccolata. Il calore e la luce delle fiaccole non solo faceva intravedere la strada, ma soprattutto scaldava i cuori di gioia e di empatia.
Nel corso degli anni sono sempre state proposte anche numerose iniziative per far conoscere agli alunni le tradizioni del nostro territorio. In particolare, l’ultimo giovedì di gennaio, ben incappucciati, si andava nel cortile per bruciare la Giöeubia e poi si cantava intorno al falò. A quel tempo, bruciare la Giöeubia e arrostire le caldarroste in autunno, lo si poteva fare perché le normative sulla sicurezza non erano così stringenti.
Nel 1997, alcune famiglie dei nostri alunni hanno ospitato, per una settimana, degli studenti della scuola elementare della Valette-du-Var in visita nel nostro Comune con due loro insegnanti. In quella occasione, li abbiamo accompagnati in gita sul lago Maggiore e a Milano per mostrare loro alcune bellezze del nostro territorio.
Negli anni 2000, la nostra scuola ha effettuato un gemellaggio con una scuola irachena di Bagdad, per far conoscere ai bambini una realtà molto diversa dalla loro, sia a livello scolastico che di vita. Il progetto è stato poi interrotto dopo qualche anno per la situazione politica di quel Paese.
Nel 2009, in occasione del 50° anniversario di elevazione a città di Somma, la dirigente scolastica di quegli anni, Dottoressa GANDINI, ci ha proposto di scrivere qualcosa su Maddalena e noi, ben volentieri, abbiamo accettato. Sono stati mesi di lavoro intenso che ci ha permesso di ricostruire la storia del nostro piccolo paese. Abbiamo cercato le notizie più antiche sui libri; per i fatti più recenti, invece, ci siamo affidati alle testimonianze di alcune nonne che, con grande entusiasmo, sono venute a scuola a raccontarci la loro vita, specialmente i fatti che riguardavano la loro giovinezza. Hanno risposto cordialmente alle nostre domande e ci hanno raccontato episodi anche commoventi che noi abbiamo ascoltato con curiosità.
Abbiamo poi percorso le vie del nostro paese, fotografato tutto quello che per noi era significativo, confrontandolo successivamente con le vecchie foto in bianco e nero che gli abitanti di Maddalena ci hanno portato a scuola. Il libro che ne è uscito si intitola “Maddalena nel tempo” ed è un libro “corale” della nostra piccola comunità e nasce dalla collaborazione fra nuove e vecchie generazioni. Il libro è stato molto apprezzato dalla gente del paese, che ringrazia la scuola per averlo scritto.
L’8 novembre 2015 gli alunni, con le loro famiglie, hanno partecipato alla celebrazione del 4 novembre in piazza Duca Guido Visconti di Modrone ed hanno assistito alla posa della nuova aquila in bronzo sul monumento dei Caduti. Molte volte i bambini sono stati presenti alle iniziative promosse dalle varie Amministrazioni Comunali in occasione del 25 APRILE e del 4 NOVEMBRE.
Come non ricordare poi le tradizionali feste di Natale che si svolgevano a scuola la domenica precedente il 25 dicembre. Per più di 25 anni questa festa riempiva l’intera scuola di famigliari degli alunni e non solo, perché, soprattutto le persone anziane del paese, amavano venire a scuola per sentire recitare i bambini, ascoltare i canti natalizi suonati dalla Banda Cittadina di Somma, fare merenda con noi e partecipare alla lotteria. A tal proposito va un sentito ringraziamento alla Banda che ogni anno era disponibile a suonare per noi rendendo più maestosa la nostra festa, che sembrava quasi la festa del paese per la numerosa partecipazione e la collaborazione di tutti.
Potrei continuare ad elencare tante e tante altre attività svolte, ma lo spazio non lo consente ed è invece doveroso ringraziare tutte le persone che ci hanno permesso di “vivere” questa scuola.
Il primo pensiero va a tutti i Dirigenti Scolastici che si sono alternati e alle varie amministrazioni comunali che si sono succedute. A tutti loro va la mia gratitudine per aver creduto in noi e per essersi adoperati negli anni affinché questa scuola rimanesse aperta.
Già da molti anni si parlava della chiusura del plesso perché il numero dei bambini era in continua diminuzione ed ora, dopo 53 anni, l’inevitabile chiusura è diventata realtà.
Un sincero ringraziamento va alle famiglie degli alunni che hanno sempre collaborato e aiutato noi insegnanti, sostenendoci e incoraggiandoci in qualsiasi iniziativa e sempre pronti a operare per la scuola.
Ma il mio più grande GRAZIE va a tutti gli alunni che hanno fatto parte della mia professione e della mia vita. Mi sono sempre sentita accolta con affetto e stima e, come io sono entrata nei loro cuori, loro sono entrati nel mio.
Le loro frasi, il loro affetto, le loro confidenze, le loro fragilità e i loro problemi mi hanno fatto crescere come maestra e come donna.
Ognuno di loro, nella propria unicità, mi ha donato molto: “GRAZIE ragazzi, siete stati il senso della mia professione”.
“Insieme abbiamo vissuto tanti momenti felici e divertenti, ma, soprattutto, abbiamo condiviso con grande empatia, eventi tristi e lutti famigliari che ci hanno uniti ancor di più. Questi avvenimenti mi hanno permesso di entrare nelle vostre case, nelle vostre vite, nei vostri cuori rafforzando i nostri profondi legami che ancora perdurano nel tempo e nello spazio. GRAZIE di tutto ciò!!! “
Con la chiusura della scuola, Maddalena perde un importante punto di riferimento, di incontro, di socializzazione e di scambio. Non sentiremo più la campanella risuonare fino a metà piazza, il vociare allegro dei bambini che si radunano vicino al cancello, ma soprattutto non vedremo più crescere insieme tante vite perché ognuno prenderà strade diverse e questo, per una piccola comunità come la nostra, è sicuramente una grande perdita.