Cipresso 2020: spettacoli, nuove leve e il teatro dell’oratorio

Caro Ennio, manchi.
Non adesso, dai… Mi devo concentrare perché sono in ritardo con l’articolo. Quello che scrivo sempre, dopo che è iniziato il Cipresso. Le premesse sono buone. Quest’anno già dal primo spettacolo abbiamo riso un sacco e ci siamo proprio divertiti. Lo dico a voce alta, mentre ci penso. Eppure qualcosa stona.
Lo sai, sono in debito con te. Le tue suonate al pianoforte mentre venivo a “tirare il prezzo” per la sala. I tuoi racconti epici di stelle e di eroi. Di gentiluomini che non ci sono più. Tutto quello che prima un po’ mi pesava, per un eccesso di “faciloneria”... Quelle parole antiche, che non capivo bene, ora mi sono chiare e hanno lasciato un vuoto. Ma tu già lo sapevi che mi sarebbero mancate, anche quando sorridevo ironica per prenderti in giro. Anche quando sbuffavo di nascosto perché il tempo che pretendevi da me era troppo e passava lentissimo e io avevo mille cose da fare.
Anche ora, come sempre, ho fretta. Mi è rimasta solo questa pagina bianca e ti devo chiedere un favore. Promettimi che non storcerai il naso da lassù. Lo sai, il primo spettacolo, quello dell’11 gennaio, messo in scena dalla Compagnia di Pernate, è stato davvero un successo. Il personaggio del fantasma ti avrebbe deliziato con le sue battute spiritose e la sua capacità di coinvolgere il pubblico.
Che dire poi di “Pinocchio, Il Musical“ della compagnia Divertirsi per Divertire di Varano Borghi? Ti devo confessare che a me la fiaba originale non è mai piaciuta e meno che meno la versione cinematografica. Come diceva quel bravo cantautore “per troppa virtù il cuore mi si intasa” … Ecco a me tutta quella morale della fiaba di Collodi ha sempre soffocato il cuore.
Se solo potessi vedere la versione di Sara Bondioni! Sa di freschezza e umanità. Questa sì è la storia che mi piace.
Poi a seguire:
Sabato 14 marzo, un classico di Neil Simon “Rumors“ messo in scena dalla Compagnia Paolo Ferrari di Busto (sono sicura te li ricorderai poiché lavorano da tanti anni) e infine musica, Ennio, musica dal vivo! La piccola orchestra di ringhiera del maestro Fabio De March verrà da noi, il giorno 18 aprile, e ci intratterrà con uno spettacolo speciale che rievoca quella particolare atmosfera della Milano del passato, che ti era così familiare.
LA NUOVA COMPAGNIA ANNI VERDI sarà l’ultima ad esibirsi con una commedia strepitosa e scoppiettante. Grandi risate. Si intitola “La Bugie hanno le gambe corte” di Barino V. e Fraccaroli M. per la regia di Patrizia Comolli. Dai, Ennio, lo sai, la compagnia ha bisogno di “ricambio”, di nuove energie. Altrimenti si finisce sempre con il fare le stesse cose. E’ bello che tanti nuovi attori e anche una nuova regista diano il proprio contributo! Le nostre date saranno il 23 e il 24 maggio.
Il teatro dell’oratorio San Luigi ha “aperto le sue porte” alla rassegna. Tutti gli spettacoli sono lì, dal primo alle nostre due repliche. Ti avevo chiesto quel favore, ricordi? Se ci pensi bene, ti accorgi che non serve più ancorarsi a un posto preciso. Che quello che crediamo di rilievo, qui e ora, non è davvero importante e non fa la differenza. Era questo che facevo fatica a dirti.
Non preoccuparti, è un bel teatro. Quasi come lo era il tuo, solo un po’ più piccolo. Per questo La Compagnia reciterà anche di domenica. Vedrai Ennio, ti troverai bene anche lì. Ti aspetto, anche quest’anno.

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