Ultim'ora: in occasione della Fiera del Castello le Fattorie saranno nuovamente aperte al pubblico e ospiteranno gli antichi mestieri di Quelli del '63.

Continua la raccolta firme FAI.

Quando il 6 novembre 1988 il Comune di Somma Lombardo acquistò la parte rustica del Castello Visconti, quel cascinale che nei secoli aveva ospi­tato cavalli e lattai, bachi da seta e anche il pittore Franco Re, non aveva idea di quale sarebbe stato il loro evolversi al di la dei progetti iniziali. Na­turalmente "il Comune" in senso astratto, poiché molte sono state le am­ministrazioni che da allora si sono succedute. Eppure oggi, proprio quan­do l'urgenza d'intervento grava sempre più pesantemente, c'è un timido ottimismo insperabile anche solo due anni fa. Non perché ci siano accordi firmati o fantasmagorici bozzetti, ma perché più associazioni sommesi stanno tentando inedite collaborazioni fra loro e trovano attenzione nelle figure istituzionali dell'amministratore SPeS, del sindaco e degli assessori comunali.

Sembrerebbe poco, ma quando ci si abitua al nulla anche il poco assume simboli di rinascita. Il Comitato Antiche Fattorie Visconti, ostinato e tren­tennale, è ancora qui. Negli anni ha cercato con alcune iniziative di non far mai calare il totale silenzio su questa ferita, culturale ancor prima che urbana, che troneggia nel centro di Somma, appoggiando, con gli attori amministrativi, eventi quali le più edizioni di "Misteriosa-mente" o la più recente "Cortocircuito" a giugno 2016 . Una petizione di 1089 firme nel 1991; una raccolta firme per I Luoghi del Cuore FAI nel 2014 (3139 firme);

Tiziana Pella specifica: "Misteriosamente fu realizzata dal 1996 al 2004 con solo due interruzioni. Era ideata e curata da me quando ero Consi­gliere Comunale a Somma (9 anni con amministrazione Brovelli) su ri­chiesta dell'allora Assessore alla cultura. Obiettivo principale: rilancia­re il cuore della città, che per lunghi anni era stato trascurato politica­mente dal punto di vista urbanistico-edilizio e culturale. Facendo già par­te del gruppo Fattorie Visconti, approfittai dell'evento inglobando nel per­corso della mostra anche quegli edifici che, dalla data del loro acquisto non erano mai stati aperti. Furono invitati artisti internazionali: Staccioli, Sangregorio, Somaini, Spagnulo, Ghinzani, Baratella ecc. e giovani artisti emergenti. Opportunità culturale e marketing territoriale. Spalancando le porte di questo luogo magico, anche solo una volta all'anno, l'attenzione dei cittadini non si sarebbe spenta. Ed effettivamente ci furono delle pro­poste interessanti da parte di alcuni privati, ma tutte disattese"

Fra queste iniziative, tutta una serie di azioni meno visibili; incontri con le istituzioni dal clima alterno, lettere a giornali ed enti, speranze e litigi, mobilitazioni della Soprintendenza e anche di un paio di deputati. L'aper­tura straordinaria del 11 e 12 giugno ha permesso a molti sommesi di rive­dere, con un po' di tristezza, un luogo sbarrato che sta sbiadendo nella lo­ro memoria; caschetti gialli, attesa, lunga coda, stupore, fotografie, com­mercianti, guide bravissime. E i proiettori serali da stadio con luci abba­glianti hanno evidenziato la "vecchia pelle" dei muri, sempre più rugosa, gli strappi dell'intonaco, l'edera verde che riveste i pilastri quasi in una sorta di eterno abbraccio simbiotico, l'oscuro vuoto irregolare di aperture senza più davanzali e serramenti, le poche mensole di pietra rimaste a sorreggere il nulla insieme alle voci dei personaggi che lì dentro si sono succeduti nei secoli.

Contestualmente è partita anche la nuova raccolta per il FAI. Il Comitato non ha l'ambizione di arrivare ai primi posti della classifica nazionale: l'obiettivo dichiarato è bissare, anzi superare le firme del 2014, confidando anche nel prezioso contributo di quelle associazioni cittadine che vorran­no sostenere attivamente questa raccolta firme. Obiettivo intrinseco, in­fatti, è alimentare un senso comunitario verso quelle mura. Già a giugno c'è stato il supporto della sezione CAI di Somma, la disponibilità della Fondazione Visconti ad accogliere alcune installazioni della mostra, la par­tecipazione di più artisti all'evento, la Compagnia (In)versioneteatrale per i reading svolti, l'unione stessa di più artisti compresi quelli teatrali, la concomitanza della mostra di I Love Somma comprensiva di alcune vec­chie foto delle Fattorie, la collaborazione di commercianti locali per un momento conviviale e naturalmente la grande risposta della cittadinanza. Ma questo settembre, nella giornata della Fiera del Castello, i sodalizi e le sinergie si allargheran­no ulteriormente. Una mostra fotografica ospiterà proprio gli scatti di quelle due giornate d'apertura, mentre la recente pagina Facebook dedica­ta inizia a popolarsi di vecchie fotografie di sommesi che vi hanno abitato, e che vogliono condividere con tutti i ricordi di quegli anni. E soprattutto - in una formula cui al momento di questa stesura mancano ancora alcuni dettagli - possiamo anticipare che nella Fiera del Castello organizzata da Proloco quest'anno "vivranno" anche le Fattorie Visconti; proprio come 2/3/400 anni fa, Castello e Corte saranno nuovamente un tutt'uno, per es­sere abbracciati dagli sguardi di chi amerà farlo. Perchè, come ha recente­mente dichiarato lo storico dell'arte Salvatore Settis parafrasando Dostoev­skij, la bellezza non salverà nulla e nessuno, se noi non sapremo salvare la bellezza.

 

A cura di: Comitato Antiche Fattorie Visconti

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