Cena al fresco nel bosco del Vigano

 

Da sette anni la Pro Loco Coarezza trascorre una serata al "sass di biss". Questo grande masso è situato nella brughiera del Vigano è definito SIC dal Parco del Ticino che con il suo patrocinio (e quello del Comune di Somma Lombardo, della Provincia e della Regione) riconosce l'importanza evocativa di questo evento.

La sigla SIC sta per "sito di interesse comunitario" e da qui passa il sentiero  E1 che arriva dal nord Europa.

Il masso, al sass di biss , retaggio dell'ultima glaciazione è il protagonista silenzioso di questa serata e sono i segni evidenti sulla sua superficie a raccontarci di riti e sacrifici e di storie che sollecitarono la fantasia popolare arrivando fino a noi come "panzanic".

Fino a qualche decennio fa questo bosco era visitato giornalmente ed in ogni stagione dai coarezzesi che si rifornivano di legname da costruzione,( per i tetti soprattutto sui quali si usava innalzare una "pescia" , il pino strobo, ad opera finita).

La brughiera forniva i prodotti del sottobosco, lo strame e il brugo per il letto dei piccoli animali di allevamento.

Inoltre la ricchezza del sottobosco erano e sono i deliziosi porcini di cui i coarezzesi sono bravi  raccoglitori.

La serata inizia verso le 20,00 quando ancora i raggi del sole penetrano tra gli strobi  ad illuminare la radura sulla quale sono sistemati i tavoli per le persone che raggiungono a piedi il tratto dalla strada comunale fino al masso.

Al punto di ritrovo viene offerto un aperitivo, una bevanda ai fiori di sambuco, con frittelle di pane.

Vengono proposti piatti della tradizione popolare tra cui polenta, insalata di cereali, salumi e dolci, retaggio della dominazione celtica quando erano praticate coltivazioni di segale , di grano saraceno, di orzo e si allevava il maiale prezioso per la carne e per il grasso.

La serata è allietata dalla musica dei "Bistrot" che intrattengono i commensali con canzoni vecchie e nuove e componimenti dialettali in rima recitati come una ballata.

Mentre la notte avanza c'è un clima di convivialità che si vorrebbe prolungare per molte ore.

Piano  piano  a piccoli gruppi gli ospiti lasciano la radura al silenzio della notte, portando con se il profumo della resina che esce dagli strobi: i loro fusti alti e diritti paiono colonne di un tempio pagano dove si celebra il rito dello stare insieme con l'allegria della cose semplici. 

 

A cura di: Ileana De Galeazzi