Una rinnovata consapevolezza per affrontare con il giusto atteggiamento questa delicata fase di ripartenza

…Una stretta di mano
Tuo figlio che ride
Un bicchiere di vino insieme a tuo padre
Aiutare qualcuno a sentirsi migliore.
La vita rimane la cosa più bella che ho.
(Filippo Neviani)

Negli ultimi cinque mesi abbiamo attraversato uno Tsunami violento e inaspettato.
Siamo stati travolti nelle abitudini, limitati nelle libertà, toccati negli affetti più cari.
Abbiamo dovuto salutare frettolosamente conoscenti ed amici “Andati avanti”, come dicono gli Alpini.
Sono stati momenti difficili, soprattutto per i nostri bimbi e i nostri anziani e non sappiamo cosa ci riserverà il futuro, anche se abbiamo la consapevolezza di essere, a differenza di cinque mesi fa, preparati ad affrontare ogni evenienza.
In questa fase di ritrovata, seppur parziale, normalità una domanda nasce spontanea: quali insegnamenti possiamo trarre da questo tempo complicato?
Spunti di riflessione li ritroviamo in alcuni articoli presenti in questo numero di Spazio Aperto.
Innanzitutto, come ci ricorda Don Basilio, abbiamo maturato la consapevolezza che nessun uomo è un’isola, ma una persona in relazione ognuno con il suo carico di responsabilità per il bene di tutti. E durante l’emergenza questo bene comune, grazie all’opera dei numerosi volontari (cui la Città di Somma dedicherà a breve una benemerenza), si è reso concreto e visibile a tutti.
Poi l’avventura di Radio Somma Libera.
Nata per rafforzare il senso di comunità durante i duri mesi del lockdown, ci ha fatto scoprire una inaspettata ricchezza di esperienze, personali e associative. È stato bello ascoltare, giorno dopo giorno, le storie mai banali raccontate da Sommesi e non di tutte le età.
Infine le confidenze di mamma Monica che ci parla con amore del suo Francesco, la storia della signora Rina, ospite della Casa di riposo Bellini, o quella di Giampiero Mercandelli, campione sommese di sport e di umanità, ci riconciliano con le cose vere della vita, quelle che nessuna emergenza potrà mai strapparci.