Il 2 giugno del 1946 i nostri avi scelsero la Repubblica perché duramente provati dall’esperienza della dittatura e della guerra e perché volevano essere attivi protagonisti del loro futuro.

La Costituzione repubblicana che venne redatta nei diciotto mesi successivi è chiaramente ispirata (anche) a questi principi.

L’Articolo 11, più che mai attuale, non solo ci ricorda che l’Italia ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, ma promuove un ordinamento sovranazionale che assicuri la pace e la giustizia tra le nazioni (L’Onu, e la stessa Unione Europea).

Gli articoli 114 e 116 promuovono la valorizzazione delle autonomie locali e regionali, strumento per una più efficiente, rispettosa e corresponsabile gestione dell’erigenda casa comune.

Nell’Italia del dopoguerra minoranze etniche e linguistiche premevano per la separazione di interi territori dalla madre Patria italiana.

Solo la lungimiranza ed il coraggio di Statisti del calibro di Alcide De Gasperi e dei Padri Costituenti (in particolare di Gaspare Ambrosini e Oliviero Zuccarini) che pensarono ed attuarono una intelligente e flessibile architettura dello stato unitario, permise di evitare una guerra civile.

Se per noi oggi è naturale sentirci Italiani (ed Europei) ed al contempo Sommesi, Varesini, Lombardi, lo si deve a loro.

Auspichiamo che simili lungimiranza e coraggio ispirino chi è o sarà chiamato a risolvere la drammatica crisi ucraina.

Non c’è vera Pace senza Libertà e Solidarietà.

E’ questo il significato fondamentale racchiuso nella grafica d’arte che vi sarà donata, insieme a Tricolore e Costituzione Repubblicana.

L’assessore Valenti fra poco ve ne illustrerà caratteristiche e peculiarità, ma è bene ricordarlo, la Pace si fonda sulla possibilità e responsabilità di ciascuno nella definizione del proprio futuro e di quello della Comunità in cui vive e sul profondo legame che ci deve unire in ogni momento, specialmente durante i periodi di difficoltà.

Pandemia e guerra in Ucraina ce lo ricordano in modo inequivocabile.

L’augurio di un nostro illustre concittadino.

Nei giorni scorsi il dottor Luca Peruzzotti – Jametti, giovane ricercatore presso il dipartimento di Neuroscienze cliniche dell’Università di Cambridge e Sommese DOC, che ha conseguito un riconoscimento molto prestigioso.

A lui è stato conferito il premio “Rita Levi Montalcini” per gli studi nel campo della Neuroimmunologia Rigenerativa per le forme progressive di sclerosi multipla con l’obiettivo di individuare terapie sperimentali utili.

Gli ho scritto per congratularmi a nome della Città di Somma Lombardo e mi son permesso di chiedergli di inviarvi parole di incoraggiamento.

Ecco il suo messaggio per voi:

E’ un onore lasciarvi alcune parole in un momento così importante della vostra vita. Se ripenso al percorso che ho fatto da quando avevo la vostra età ad oggi, una sola parola mi viene in mente: fallimento.

Può sembrare strano collegare questa parola con la carriera ed i riconoscimenti che ho fortunatamente ricevuto, ma credo che il fallimento sia la colonna portante di ogni successo. Diventare adulti significa infatti realizzare che la vita è fatta soprattutto di imprevisti, momenti in cui è difficile vedere la luce in fondo al tunnel, e continui fallimenti. Ma essere adulti significa essere in grado di rialzarsi, cambiare strada se necessario, e affrontare l’ignoto. L’incoscienza della giovinezza deve fare posto alla conoscenza che le cose possono andare male, ma in ogni caso voi sarete capaci di affrontare ogni situazione con rinnovata resilienza.

Quindi rischiate, fate grandi progetti, o anche piccoli progetti ma importanti. Siate senza paura. Credete nel prossimo e nei vostri cari accettando i reciproci successi e fallimenti. Per concludere con le parole di Rita Levi Montalcini, ricordate che “non è l’assenza di difetti che conta, ma la passione, la generosità, la comprensione e simpatia del prossimo, e l’accettazione di noi stessi con i nostri errori, le nostre debolezze, le nostre tare e virtù, così simili a quelle dei nostri ascendenti e discendenti.”

La Repubblica e Somma Lombardo hanno bisogno di voi.

Luca è un giovane che ce l’ha fatta, ha sviluppato le sue passioni, ha investito sui suoi talenti e, cosa fondamentale, li ha messi a servizio di tutti.

Vi invitiamo a fare altrettanto.

Il modo migliore per rendere orgogliosi i vostri cari e la vostra Comunità è quello di coltivare i vostri sogni, di essere felici, di collaborare tra voi, di condividere le vostre doti senza paura di fallire.

Renderete così “Saporosa” la vostra vita e a quella di chi vi circonda.