Il ponte pedonale in pietra sullo Strona – distruzione e rinascita

In località Santa Caterina il torrente Strona, dopo aver percorso circa 13 km dalle sorgenti, scorre verso il fiume Ticino in direzione ovest.

Da questo punto il torrente si divide in due: il ramo del corso originario scorre verso la valle del Ticino e la roggia artificiale, scavata all’inizio dell’ottocento, si dirige verso Golasecca per irrigare i prati e alimentare un mulino.

Le foto d’inizio ‘900 evidenziano che l’alveo del torrente Strona si allargava notevolmente a Santa Caterina, diminuendo la profondità dello stesso sino a un terzo circa, un livello adeguato per consentire un agevole guado da parte di carri e altri veicoli a ruote. Da tempo immemorabile il guado era stato assistito da un ponte pedonale in pietra locale; fonti storiche (1880) lo descrivono simile ad altro manufatto ormai distrutto sito più a valle del corso d’acqua, alle pendici del Monte Sordo.

Prima della cessata Strada Ducale e all’ottocentesca strada del Sempione, questo punto aveva rappresentato sin dai tempi remoti uno dei passaggi rilevanti dei percorsi verso i territori a settentrione di Somma Lombardo.

Nel corso degli anni, a causa dell’abbandono delle zone irrigue adiacenti, l’alveo dello Strona si è ristretto in modo considerevole. Il ponte pedonale in pietra è stato accorciato e negli anni ‘80 è stato affiancato da una passerella di legno che, errori progettuali, incuria e vandalismi, hanno comportato gradualmente la sua completa distruzione; sono visibili ai lati del torrente i due plinti di sostegno in calcestruzzo che, oltre ad essere esteticamente orrendi, ostacolano il deflusso delle acque di piena. Una situazione che raccomanda la loro rimozione.

Nel 2003 un’irresponsabile decisione amministrativa motivata da inconsistenti suggerimenti tecnici, incurante del valore storico e culturale dell’opera, determinava l’abbattimento dell’antico ponte in pietra con la conseguente perdita di un bene culturale caro alla nostra gente. In seguito all’operazione di demolizione, le lastre di serizzo si erano rotte irrimediabilmente e lasciate ai bordi dell’alveo; fortunatamente le cinque basi di sostegno del manufatto, pur con qualche danno, non erano asportate.

Grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale di Somma L. in particolare dell’assessore Edoardo Piantanida Chiesa, si è potuto realizzare nel 2017 il ripristino del ponte pedonale in pietra con delle nuove lastre collocate sulle basi originarie salvate dalla distruzione.

La realizzazione dell’opera pur non restituendo l’estetica e il valore del manufatto antico, consente nuovamente un utilizzo del passaggio sul torrente Strona a Santa Caterina, un ambito naturale e paesaggistico molto bello della nostra brughiera da conservare e visitare nel rispetto delle nostre tradizioni.

Note a compendio:

  • Il nome di santa Caterina deriva dalla Cappella dedicata a Santa Caterina da Siena situata sulla destra del torrente esistente sino agli anni 50. Poi il degrado e l’incuria segnarono la sua distruzione nel corso del tempo
  • In questa località fu fucilato dagli austriaci il 20 gennaio 1849 il patriota sommese Giuseppe Giusti
  • Non vanno dimenticati gli usi e le tradizioni del passato quando la popolazione sommese si recava in questo punto per fare il bucato e meta per trascorrere il Ferragosto. A quel tempo non c’erano fenomeni d’inquinamento delle acque che scorrevano limpide da sempre

Alla realizzazione del ripristino del ponte pedonale ho fornito il mio modesto contributo economico al Comune di Somma Lombardo. La finalità di questa donazione è in ricordo del caro amico Arch. Carlo Segre socio e Presidente di Italia Nostra Sezione di Varese per molti anni che ci ha lasciato nel 2013; con Carlo abbiamo condiviso insieme con altri soci molte battaglie in difesa dei beni ambientali, culturali e paesaggistici del nostro territorio.

Alberto Senaldi

 

Località Santa Caterina ai giorni nostri in una foto di Davide Morello